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LA METODOLOGIA PROGETTUALE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Muse museo delle scienze

 

 

IL DISEGNO E IL LINGUAGGIO ARCHITETTONICO

Il disegno nell’architettura non è mai realistico ma costituisce un linguaggio tecnico codificato universale, chiaro a chiunque sia a conoscenza di queste convenzioni.

Questo non dovrà limitarsi all’individuazione geometrica  dello spazio, ma dovrà comunicare con opportuna simbologie tutte le informazioni: materiali adottati, strutture e dettagli costruttivi.

 

LO SKETCH

 

 Lo schizzo serve per trasmettere l’idea in forma grafica, rende immediato un pensiero senza che l’uso di strumenti tecnici possano inquinarlo.

 

Alcuni schizzi si concentrano su un particolare particolare, alcuni offrono una visione completa del progetto, altri spiegano il concetto. Ma sono tutti impressionanti comunicativi. Questi schizzi esprimono il concetto, l'idea principale del progetto. Sono composti da pochi elementi semplici per comunicare l'essenza dell'edificio. Spessori e colori diversi non corrispondono necessariamente alle gerarchie strutturali: rendono il disegno più espressivo e comprensibile.

(Renzo Piano)

https://archiscapes.wordpress.com/2015/04/06/the-art-of-sketches-rpbw/

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Kimbell Art Museum Expansion

 

LE REGOLE PER REALIZZARE UN EX TEMPORE

 

L’ex tempore consiste in un processo ideativo dagli schizzi al disegno tecnico attraverso l’analisi delle fasi costruttive e delle soluzioni tecniche a livello di schizzi e concetti che contengono:

 

  1. informazioni generali sul progetto (dati dimensionali, tempistica, progettista, ecc.)

  2. piante prospetti e sezioni architettoniche con le dimensioni

  3. schizzi prospettici o assonometrici

  4. dettagli costruttivi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LA RESTITUZIONE GRAFICA DEL PROGETTO

 

  1. La scelta della scala

La scelta  della scala con l’oggetto che viene rappresentato è determinato dal dettaglio che vogliamo individuare.

 

  1. La scelta del segno grafico

Anche il tipo di linea da adottare e il suo spessore, in un grafico consentono di trasmettere precise informazioni relativamente all’oggetto da rappresentare.

 

  1. La scelta della simbologia

Campiture, quotature, scritte etc.

a rappresentazione con le varie tecniche grafiche (proiezione ortogonale, assonometrica o prospettica) del manufatto che opportunamente ridotto possa essere ugualmente chiaro e comprensibile all’osservatore, determina il rapporto di scala grafica che dobbiamo adottare .

SCALA 1:100

SCALA 1:50

FORMATI CARTA NORME UNI

 

 

 

A0 - 841 x 1189

A1 - 594 x 841

A2 - 420 x 594

A3 - 297 x 420

A4 - 210 x 297

Heading 1

NORMATIVA PER PARCHI GIOCHI

 

NORMATIVA CHE REGOLA I PARCHI GIOCHI:

http://www.uni.com/index.php?option=com_content&view=article&id=569%3Aprogettazione-dei-parchi-e-delle-aree-da-gioco-allaperto-in-revisione-la-norma-uni-11123

 

  1. I giochi devono essere omologati e conformi alla norma europea EN 1176;

  2.  La superficie su cui verranno installati sia conforme alla norma europea EN 1177.

 

normative europee EN 1176 e EN 1177 regolano la progettazione e stabiliscono i requisiti indispensabili per la sicurezza delle attrezzature per i parchi gioco.

Indispensabile è garantire sempre lo spazio minimo utile costituito dallo spazio occupato dall’apparecchiatura, dall’eventuale spazio libero e infine dallo spazio di caduta. Lo spazio di caduta deve essere di almeno 1,5 m dalla base dell’attrezzatura, l’altezza non deve essere maggiore di 3 m e deve essere provvisto di 30 cm di ghiaia, selciato o materiale ad assorbimento di trauma certificato.

Esempi:

https://www.google.com/search?q=progetto+parco+giochi+dwg&client=firefox-b&sa=X&tbm=isch&tbo=u&source=univ&ved=2ahUKEwjYz7n6_7LfAhWSzaQKHW2cAUcQsAR6BAgEEAE&biw=1440&bih=734

 

 

 

 

All'articolo 2 vengono indicate le superfici delle camere da letto che sono di 9,00 mq (singolo) e di 14,00 (matrimoniale), mentre è richiesto, per ogni alloggio, un soggiorno non minore di 14,00 mq.  Altezza minima m. 2,70

Anche il numero delle persone che occupano l'alloggio determinano delle superfici minime che sono: di 14,00 mq per ogni abitante (per i primi 4 individui) e di 10,00 mq per ciascuno dei successiviA questa distinzione segue un valore (articolo 3) che specifica la grandezza minima di un alloggio, derivato dalla somma di ingombro dei vari locali (inclusi i servizi), che è di mq 28,00 per una persona e di 38,00 per due persone.

 

STANDARD ABITATIVI

 

Decreto ministeriale Sanità 5 luglio 1975
Modificazioni alle istruzioni ministeriali 20 giugno 1896, relativamente all'altezza minima
ed ai requisiti igienico-sanitari principali dei locali di abitazione
(G.u. n. 190 del 18 luglio 1975)

 

NORMATIVA

PALESTRE E CENTRI SPORTIVI – LINEA GUIDA

TIPOLOGIE DI SPAZI DELLE PALESTRE

All’interno delle palestre si distinguono le seguenti tipologie minime di spazi:
Locali principali (sempre presenti):
1.locale palestra
2.un blocco servizi, composto da spogliatoi, servizi igienici e docce sia per gli utilizzatori che per il personale. Locali complementari:

1.Ufficio 2.deposito/ripostiglio 3.locale infermeria

REQUISITI DEGLI SPAZI DELLE PALESTRE
Volume: minimo 30 mc, incrementato di 12 mc per ogni utilizzatore contemporaneo superiore al primo. Superficie: minima 10 mq incrementata di 4 mq per ogni utilizzatore contemporaneo superiore al primo; Altezza: minimo 3 m, riducibile fino a 2.70 m in relazione alle specifiche attività che vi si svolgono e purché sia garantita la volumetria complessiva e per singolo utilizzatore.
Illuminazione e aerazione: naturale o, se necessaria, artificiale, rispettando i seguenti valori:
1) illuminazione:
-naturale : pari a 1/8 della superficie in pianta del locale;
2) aerazione
-naturale: pari a 1/8 della superficie in pianta del locale: sono preferibili finestre a vasistas apribili con comandi ad altezza d’uomo o in ogni modo finestre con sistema d’apertura tale da non creare ingombro all’interno del locale. Deve essere assicurato il doppio riscontro d’aria.

Pavimento: il pavimento delle palestre e degli spazi di attività deve essere realizzato con materiali idonei e facilmente lavabili.
Pareti: le pareti delle palestre devono essere lisce e rivestite di materiale facilmente lavabile per un’altezza di metri 2.00.

BLOCCO SERVIZI PER GLI UTILIZZATORI
Spogliatoi
Gli spogliatoi collettivi devono essere distinti per sesso.
Superficie: minimo 6 mq garantendo comunque una superficie complessiva pari ad almeno 1.5 mq per ogni potenziale utilizzatore contemporaneo.
Altezza: minima netta interna non inferiore a metri 2.40.
Illuminazione: naturale pari ad 1/8 della superficie del pavimento, oppure artificiale come per il locale palestra.
Areazione: naturale pari ad 1/8 della superficie del pavimento; sono preferibili finestre a vasistas con comandi ad altezza d’uomo o comunque finestre con sistemi di apertura tale da non avere ingombro all’interno del locale.
Pavimentazione: dovrà essere realizzata con materiale antisdrucciolevole, impermeabile e lavabile, provvista di piletta di scarico sifonata.
Pareti: devono essere dotate di rivestimento liscio e lavabile per un’altezza di 2 metri.

Gli spogliatoi devono avere la seguente dotazione minima:
1. panche di materiale lavabile;
2. appendiabiti e armadietti con chiave o lucchetto in numero adeguato; 3. asciugacapelli a parete;
4. adeguato numero di raccoglitori di rifiuti.

Ogni locale adibito a spogliatoio deve essere dotato di almeno un WC, un lavabo e un posto doccia.

Servizi igienici

I servizi igienici devono avere le seguenti caratteristiche:
1. essere in numero di 1 per ogni 20 utenti e frazioni distinti per sesso;
2. essere dotati di regolamentare antibagno con almeno un punto di erogazione di acqua per ogni servizio con comando, preferibilmente, non manuali;
3. altezza minima 2.40 m;

4. superficie non inferiore a 1 mq;
5. finestra apribile di superficie non inferiore a 1/8 della superficie in pianta del locale 6. pareti divisorie a tutt’altezza lisce e facilmente lavabili fino a 2.00 metri. Dotazione minima per ciascun blocco di servizi

Docce

Le docce devono essere in numero di 1 ogni 20 utenti o frazione con un minimo di 2 per ciascun sesso e devono avere le seguenti caratteristiche:
1.dotate di spazio antidocce;
2.altezza interna netta non inferiore a 2.40 m;

3.illuminazione naturale di superficie non inferiore a 1/8 della superficie in pianta del locale o artificiale; 4.aerazione naturale di superficie non inferiore a 1/8 della superficie in pianta del locale o aspirazione

forzata;
5.pareti piastrellate fino a 2.20 m.

6.Decreto Ministeriale 18 marzo 1996 (GU n.085 Suppl.Ord. del 11.4.96) concernente “Norme di sicurezza per la costruzione e l'esercizio degli impianti sportivi”

7.ART. 1
8.CAMPO DI APPLICAZIONE

9.Per i complessi e gli impianti ove è prevista la presenza di spettatori non superiore a 100 o privi di spettatori, si applicano le disposizioni di cui al successivo art. 20.

ART. 4
UBICAZIONE
L'ubicazione dell'impianto o del complesso sportivo deve essere tale da consentire

l'avvicinamento e la manovra dei mezzi di soccorso e la possibilità di sfollamento verso aree adiacenti.
L'area per la realizzazione di un impianto, deve essere scelta in modo che la zona esterna garantisca, ai fini della sicurezza, il rapido sfollamento. A tal fine eventuali parcheggi e le zone di concentrazione dei mezzi pubblici devono essere situati in posizione tale da non costituire ostacolo al deflusso.

Gli impianti al chiuso non possono avere lo spazio di attività sportiva ubicato oltre il primo piano interrato a quota inferiore a 7,50 m rispetto al piano dell'area di servizio o zona esterna all'impianto.
Per quelli ubicati ad altezza superiore a 12 m deve essere assicurata la possibilità dell'accostamento all'edificio delle autoscale dei Vigili del Fuoco.

Per consentire l'intervento dei mezzi di soccorso gli accessi all'area di servizio annessa all'impianto, di cui al successivo art. 5, devono avere i seguenti requisiti minimi:

- raggio di volta non inferiore a 13 m; - altezza libera non inferiore a 4 m;
- larghezza: non inferiore a 3,50 m;
- pendenza: non superiore a 10%;

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